10 mq Periferica – Il concept alla base di questa micro architettura, esprime la volontà di immaginare il rifugio, seppur temporaneo, come un qualcosa di appartenente al luogo, in sintonia, quasi simbiosi con esso. Perseguendo questo concetto si è pensato all’architettura che rimandasse all’idea di un ulteriore porzione di tufo cavato dalle pareti dell’invaso spaziale e posto in attesa nel mezzo. Attesa, questa volta, non di essere trasportato via come materiale da costruzione, ma di esser già pronto ad essere abitato.

L’idea progettuale di un rifugio temporaneo all’interno di una cava dismessa si è sviluppata indagando la natura stessa del luogo che lo deve ospitare. Il concept alla base della micro architettura, infatti, esprime la volontà di immaginare il rifugio, seppur temporaneo, come un qualcosa di appartenente al luogo, in sintonia, quasi simbiosi con esso. Perseguendo questo concetto si è pensato all’architettura che rimandasse all’idea di un ulteriore porzione di tufo cavato dalle pareti dell’invaso spaziale e posto in attesa nel mezzo. Attesa, questa volta, non di essere trasportato via come materiale da costruzione, ma di esser già pronto ad essere abitato. L’architettura raccontata simula la caratteristica massiva del materiale tufo, ma l’utilizzo del legno la rende in realtà un’architettura molto leggera e permeabile. Le incisioni sui pannelli scorrevoli del rifugio, che simulano i segni lasciati dai mezzi meccanici di taglio lungo gli spalti della cava, diventano occasione per disegnare il passaggio di luce ed aria all’interno dell’architettura. Si è pensato al rifugio come ad un elemento montabile e smontabile innumerevoli volte e pertanto, costituito da elementi che si incastrano tra di loro tramite la tecnica del flat-pack e senza l’ausilio di altra strumentazione. Stesso discorso per l’arredo interno, pensato per ospitare fino a 6 posti letto, spazio spogliatoio e deposito valigie.
